iogo

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  • ignoramus et ignorabimus
Parole, parole, parole. Ogni anno, dal 1994, la Zanichelli ne pubblica 143.000 nel suo Zingarelli, il dizionario monovolume pensato per gli studenti italiani. Ogni anno c'è chi entra e chi esce: lemmi nuovi che conquistano la scena a scapito di espressioni vecchiette che ci salutano per sempre. Per il 2012, fanno la loro comparsa tra le altre il "cloud computing", la "viralità", il "digital divide" e il "biotestamento", ma anche il "celodurismo", l'aggettivo "scrauso" e l'espressione "fare squadra".
Fra le voci del vocabolario ci sono anche 2.800 parole in via d'estinzione, specie protette dell'italiano colto e letterario che i giovani sembrano ignorare. "Ma non c'è da allarmarsi, anzi, proprio dai giovani arriva una grande produttività linguistica", dice il linguista Massimo Arcangeli. [...]
Così spuntano dai giornali le parole 'milleproroghe', 'celodurismo', 'velinismo', 'presigla'. Dall'affermarsi delle innovazioni invece 'infografica', 'nanoscienza', 'websurfing', 'geolocalizzazione'. Anche la società fa la sua parte, e produce parole, e idee come 'glocalizzazione', 'minisindaco', 'ecoauto', 'biotestamento' e 'anti-velo', per chi si oppone all'utilizzo di nijab e burka nei luoghi pubblici.[...]

http://www.repubblica.it/scuola/2011/10/12/news/ecco_il_nuovo_italiano_vicino_alla_gente_come_si_evolvono_le_parole_di_ogni_giorno-22844288/?ref=HRERO-1
« Last Edit: 12 Oct, 2011, 13:11:46 by iogo »
Io non odio persona al mondo, ma vi sono cert'uomini ch'io ho bisogno di vedere soltanto da lontano.
— Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis


 

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